Dr & Mr

Siete in tante, milioni di milioni. Eppure tra una di voi c’è ne una, tra tante. Una in particolare. Una che si alzi al mattino con qualcosa di stravagante in testa. Come le nuvole in primavera che attraversano un cielo tempestato di stelle marine. Mentre, all’orizzonte, una cascata di montagne di cenere attraversano questo corpo cosparso di gioia di vivere. Vita, ambizioni, solitudine. C’è la vita, e c’è la morte. Una rondine attraversa il cielo dei nostri destini e la vita attorcigliata attorno a questo cuore è inerte, sputata, svenata. Disprezzata da tanta ipocrisia che nasce, cresce e muore attraverso le nostre parole come lava che sgorga dalle montagne sotterrate di questa vita ingorda! Fiumi di parole attraversano la nostra lingua senza una continua linea di pensiero. Scende verso il basso la vodka che accresce l’ormone e la gioia di vivere serate di fantasia e lussuria. Feconda è la nostra autostima e fertile è il terreno che si prostra ai nostri piedi. Giardini di iris interrati come foglie leggiadre sui nostri corpi d’inverno. Mentre cado dai sogni afferro un bracciale, mi unisco a questo mondo inetto e ostile cercando la strada che porta verso ciò che non esiste. Utopicamente allungo una mano dinanzi i nostri sguardi cercando qualcosa che non c’è, in quel posto che non esiste dove, insolenti, le nostre passioni si travolgono in un mare di dolore e, fragile, persistente, son le nostre voci. Serata devastante, incontrollata. La serata che volevo. Roll Roll Roll

(ammetto che non ha ne testa ne coda ma la mente, a volte, gioca brutti scherzi).

RudiExperience

Questione di β-endorfine

Serata movie. Andiamo al cinema. L’altro ieri pomeriggio girovagavo sul sito comingsoon.it in cerca di un film interessante. Tra i tanti sul grande schermo ho scelto “Limitless”. Un bel thriller con Robert De Niro e Bradley Cooper.

Tratta la storia di Eddie Morra. Questo autore, se così si può definire, ha il “blocco dello scrittore”, un contratto e delle scadenze da rispettare. Ma non riesce ad adempiere ai suoi compiti perché il blocco non gli fa scrivere neanche una parola del suo libro. Ovviamente, in ben che non si dica, tutta la sua vita va a rotoli finché, un giorno, non incontra per caso un vecchio amico. Uno spacciatore che, traendolo in inganno, gli fa provare un nuovo prodotto (l’NZT40) spacciandolo per un “farmaco innovativo”. Questo nuovo prodotto si rivela una droga capace di fargli sfruttare fino al 100% le potenzialità del cervello e quindi dargli la possibilità di accedere a tutte le informazioni e tutte le esperienze vissute fino a quel momento in un attimo, come se fossero a portata di mano. Per non parlare della capacità di apprendimento, lo spirito d’osservazione, l’iniezione di fiducia e l’autostima. Eddie fa capire il concetto in una frase recitata nella scena finale del film: “Io vedo tutto, Carl. Sono 50 mosse avanti a te e a tutti gli altri“. E tutto questo grazie ad una pillola. Nella nostra vita, quella reale, quello di cui vi ho scritto ovviamente è fantascienza. Non esiste (almeno a quanto so, sfido a smentirmi) un qualcosa sostanza capace di aumentarvi la capacità di apprendimento (a meno che non usate il guaranà o simili, ma gli effetti sono decisamente minori; e poi non aumenta le capacità, vi fa solo aumentare la concentrazione). Come non esiste qualcosa che vi dia fiducia ed autostima, o forse Si!

C’è qualcosa che il vostro corpo riesce a creare autonomamente. Una sostanza che, probabilmente, molti di voi non sono neanche a conoscenza. Parlo dell’Endorfina. Una sostanza chimica rilasciata dal cervello capace di darvi un forte senso di appagamento, farvi sentire “un’altra persona”, farvi vivere emozioni più intense. Vi da un senso di appagamento, quietudine e benessere. In poche parole l’endorfina ha la funzione di regolatore dell’umore. Sfortunatamente il rilascio di questa sostanza non dipende dalla nostra volontà ma non disperate, potete di sicuro far qualcosa per far si che il vostro corpo la produca. Uno dei metodi più conosciuti è quello di praticare attività sportiva. La corsa, nel caso che conosco, è un ottimo stimolante. Provate a correre per due ore e poi fatemi sapere come vi sentite. Son sicuro che, anche il più grave dei problemi, sarà messo da parte per quel tempo tale che l’endorfina circoli ancora nel vostro corpo. Sarete più concentrati in quel che fate e più svegli che mai. Sentirete un’innegabile senso di euforia e benessere insorgere in voi. L’endorfina vi scarica stress, dolore, ansia, arrabbiature. Ovviamente non voglio star qui a convincervi a correre. Sto cercando solo di farvi capire quali benefici porti la produzione di questa sostanza (in particolare l’endorfina-beta) da parte del vostro cervello. Produrla è semplice, basta far ciò che si vuole, che fa star bene. Ascoltare della musica piacevole, ballare, avere un rapporto sessuale con una persona appagante, bere alcool (sembra che si unisca con altri prodotti metabolici per favorire la produzione di endorfina). Più la piacevolezza (o il dolore) che sentite è intensa, più il vostro corpo produrrà endorfina. Oltre al senso di appagamento, un altro riscontro positivo si ritrova nell’autostima. L’accrescimento dell’autostima è una cosa fondamentale. Vi aiuta a vivere meglio, a darvi la forza di affrontare i problemi. Avere più fiducia in se stessi vuol dire aver la possibilità di condividere le proprie opinioni senza aver paura delle reazioni o dei commenti altrui. Non aver paura di fare un lavoro del quale non vi ritenete all’altezza. Chiedere ad una persona che vi piace di uscire senza pensare che non siete abbastanza alti, belli, sportivi, carini, affascinanti, simpatici o facoltosi! Non è sempre importante come siete ma come vi proponete, come interloquite con gli altri. L’importante è che vi facciate notare, non importa come. Non importa se quando andrete via quella persona vi ricorderà perché siete stati buffi, gentili, stupidi, tenaci o cazzoni; l’importante è che si ricordi di qualsiasi impressione gli avete fatto. Chi non ha autostima non prova neanche ad affrontare un discorso e questo, di sicuro, non vi porterà felicità.

Cercate sempre di migliorarvi, accrescete la vostra autostima. Se non sapete come fare iniziate a correre o a far ciò che desiderate, l’endorfina vi darà una mano.

RudiExperience

Prima o poi!

Sfido a trovare una persona tra di voi che non abbia pensato, almeno una volta, di andar via di casa. Trovare il coraggio di fare quella maledetta valigia e dire: “Voglio essere indipendente, Bye Bye!”. Molti iniziano a pensarlo appena oltrepassata la soglia della maturità. Iniziano a cercare i loro spazi vitali ed una loro vita indipendente. Altri, tra i più giovani, inseguono questa scelta come sfogo dalla pressione dei genitori.

Stavo pensando a tutti i buoni motivi per farlo.

Ecco i primi 10 buoni motivi che mi son venuti in mente:

  1. Fare ciò che volete, quando volete, dove volete e soprattutto finché volete. Un sogno!
  2. Ritornare tutte le notti a casa, a qualsiasi ora, senza sorbirvi prediche del tipo: “Questa casa non è un albergo”. Bla Bla… Ho sonnoooo!
  3. Avere un umore giornaliero non rapportato agli altri componenti della famiglia e quindi evitare di farsi dire frasi del tipo: “Stiamo nervosi oggi?”. Se sto nero un motivo ci sarà!!!
  4. Fare cenette con amici o la ragazza a casa senza organizzare il tutto un mese prima pregando gli altri componenti della famiglia di far ciò che vogliono quella sera, basta che sia al di fuori delle mure casalinghe.
  5. Stare tutto il tempo che volete davanti alla tv, al pc o semplicemente buttati sul divano senza sentirsi dire: “Si è fatto tardi, andiamo a dormire?”. Ma se il divano è più comodo io che ci posso fare???
  6. Farsi un bagno di due ore senza nessuno che vi venga a bussare e quindi far trascorrere quel momento di pace e armonia. Lasciatemi solooo!.
  7. Nessun vincolo. Avere il pieno controllo della propria vita senza nessuno che sta la a commentare ogni vostra scelta. Fatemi sbagliare da solo!
  8. Suonare il pianoforte a qualsiasi ora del giorno e della notte senza nessuno che debba riposare, andare in bagno o semplicemente rompere le scatole. Perchè volete reprimere la mia vena musicale?
  9. Alzarsi nei giorni festivi a qualsiasi ora e non sentire ripetere le odiate parole: “Sono le nove, che fai, ti alzi?”. E’ festaaaaaaaaaa.
  10. Svegliarsi il mattino con accanto la persona più importante della propria vita, e non il fratello che ringhia come un cinghiale!!!
Ovviamente per par condicio devo scrivere 10 buoni motivi per restare in casa… peccato che non ho tempo per farlo! sarà per un’altra volta! 😛
RudiExperience

Lesbian for a night!

Song: Feeling Good – Muse ( Link )

E poi ci son quelle notti, strane, in cui ti svegli nel bel mezzo della notte. Mentre guardi l’orario ritornano in mente frammenti di sogno. Ti sforzi nel cercar di ricordare ciò che è stato frutto della tua immaginazione. E ritornano alla memoria più scene. Una ragazza alta, bionda, occhi verdi – la chiamerò Iris. Cammina per strada, sola. Cerco di guardarmi intorno ma non riconosco la via, non riesco a focalizzare bene il posto dove sta camminando. Sembra una strada di città, i lampioni alterni illuminano la via, la ragazza e il suo vestito. Indossa un vestitino blu notte che inizia dal seno per finisce sopra le caviglie. Tacchi a spillo e calze autoreggenti. Attorno a lei solo palazzi, sembran vuoti – sarà per l’ora tarda. Cammina per strada sicura, non sembra curarsi del fatto che a quell’ora possano circolare malintenzionati. Guarda intorno, si gira per osservare ogni macchina che passa come se stesse aspettando qualcuno. Improvvisamente se ne ferma una. E’ grigia, forse una Serie1, forse un’altra, non ricordo bene. Accosta e dall’interno aprono lo sportello per far si che salga. Provo ad affacciarmi verso la portiera per vedere all’interno chi è il guidatore. E’ un’altra ragazza. Di questo ne son sicuro. Le davo l’età di Iris. Non ricordo bene il volto. Anche lei vestita elegante, capelli castani e collanina sfavillante. Tacchi ai piedi ed un nome glitterato inciso accanto allo specchietto: “Sally”. Sally ed Iris. Chissà qual’è la loro destinazione.

Poi, all’improvviso, il sogno cambia locazione. Mi trovo fuori un locale, è super affollato. Parcheggia una macchina, son loro. Mentre escono dalla macchina almeno la metà delle persone che sta al di fuori del locale le guarda. Son sicuro che ognuno di loro anche per solo un attimo ha pensato di stender loro un red carpet fino al tavolo dove siedono solitamente perché, anche se i ragazzi stan li con le fidanzate, in quel momento, in quell’unico attimo, l’attenzione e l’attrazione è tutta per loro. La loro bellezza è struggente, mozzafiato, da capogiro. Prendono posto su due sgabelli accanto al bancone. Il barista sembra conoscerle bene – “Il solito” chiedono. Sally con molto charme aggiunge: “Al mio già sai, almeno tre olive”. Credo si riferisse ad uno dei suoi cocktail. All’improvviso una calca di gente intorno a loro. Tutti ragazzi bramosi di avere i loro cinque minuti di gloria per raccontare in giro le loro gesta. Ma le ragazze non sembrano essere interessate. Nessuno di loro questa sera sarà così fortunato da rivolger loro la parola per più di dieci secondi.

Arrivano i loro cocktails. Uno è un “Martini cocktail” con tre olive. l’altro sembra un “Redbull e Vodka”. Saranno in serata. Dovranno festeggiare qualcosa. Fanno un primo giro, poi un altro ancora, e alla fine un ultimo. Nel mezzo tante chiacchiere e risate. Non riesco a ricordare di cosa parlava.

Cambia di nuovo la locazione. Sempre loro, Iris e Sally. Sembrano legate per la pelle in questa notte. Si trovano sul cofano della macchina in un parcheggio. Non c’è nessuno attorno loro. Hanno in mano una bottiglia di birra a testa e si passano, con molta eleganza, un sigaretta rollata a mano, credo una canna. Non ricordo l’odore. Non so dire che tipo di erba sia. Ma penso che era roba di gran classe. Loro non sembrano affatto tipe da poco. Mentre si passano la canna l’un l’altra Sally getta del fumo in faccia a Iris, lei socchiude gli occhi e le sorride. Sarà il fumo, o il troppo alchol ma Sally ci prova. Le dà un bacio. Presa dalla stessa indole Iris ci sta, lo condivide. Un intreccio di lingue fa scattare una passione che fino a cinque minuti prima non sembrava esistere. Gettano via lontano le bottiglie e la canna. Entrano in macchina. Sally continua a baciarla, si scosta dalla bocca ed inizia sul collo, poi sulla spalla, sull’omero, sulla scapola. Poi si sposta ancora arrivando, con movimenti sensuali quasi come due amanti che si conoscono da tempo, fino al seno. Iris non si ferma, è sorpresa dalla situazione, solo un pò impacciata. Sembra essere la prima volta per lei. Forse lo è con lo stesso sesso. Ma non sembra affatto disturbarla da questo. Sally, invece, si trova a suo agio. Già padrona della situazione sapeva come muoversi attraverso il corpo di Iris. Man mano il vestito blu scendeva fino a scomparire facendo emergere tutto il suo corpo. Due persone che diventavano, per una sera, la stessa passione. E’ iniziato tutto per gioco. Mi trovavo la ad osservarle. Avevo la brutta sensazione di essere uno spione indesiderato. Ma loro non potevano di certo vedermi: era il mio sogno. Sally ed Iris. Una serata diversa dalle altre. Continuo a vederle mentre, tra una risata e l’altra, realizzano ogni loro piccola sensazione, curiosità, fantasia.

All’improvviso Stop! Mi sveglio, il sogno finisce e mi ritrovo in un incubo: la realtà. Non son riuscito a vedere la fine di questa serata ma credo che l’avranno finita alla grande. Quanti di voi mi hanno invidiato questa notte? Non pochi sicuramente! Provo a prender sonno nuovamente, ma credo che oramai Sally e Iris abbiano ripreso la propria strada. Il sogno è stato un evento solitario.

RudiExperience

Devil is Better!

poi ci sono volte nella vita in cui scegliere di essere il bravo o il cattivo ragazzo non è solo questione di volontà. Raggiungere un obiettivo, conquistare una persona, avere ciò che desideri nel palmo della tua mano. Si può cambiare nella vita, oppure bisogna sottostare alla propria anima? Possiamo cambiare ciò che siamo? Ciò che siamo stati finora? La risposta è più difficile di quanto si possa pensare. Se penso a qualche persona che ha cambiato il proprio stile di vita mi vengono in mente solo i criminali; tante persone che hanno commesso atti ignobili e poi si sono pentite. Una sorta di “redenzione dell’anima”; passando dall’essere cattivi dentro, a persone a cui affidereste i vostri figli il sabato sera uscendo con vostra moglie a cena. (Contenti voi)! Chissà quanti di voi hanno tentato di cambiare, passare dall’essere bravi ragazzi a cattivi ragazzi o viceversa. Con “cattivi ragazzi” non intendo farvi pensare a persone che vanno contro la legge, quelli son criminali; con “cattivi ragazzi” intendo persone che si comportano da stronze, che non se ne fregano, e che pensano al proprio tornaconto. Che pensano a divertirsi, a se stessi e poi, se c’è tempo, agli altri. Persone che hanno il cuore così freddo che non sanno neanche da lontano cosa significhi Vivere un sentimento. Provano l’ebrezza del momento e poi basta; vivono di soddisfazioni personali, conquiste, attimi vissuti; non di un momento duraturo, di un’emozione. Son sicuro di avervi fatto fare un’idea di quello che penso.

Poi c’è il “bravo ragazzo”, quello che sta sulle sue, che si pone mille domande, che ha mille incertezze, mille dubbi, che pensa e ripensa (che palle!).  Quella persona la quale è convinto che l’amore sia una delle poche ragioni di vita; quella persona che prima di invitare una ragazza ad una semplice uscita pensa: “E se mi dice no”? Ritorna alla realtà: Se ti dice no? Se ti dice no, pazienza. Se ti dice no, non è la fine del mondo; se ti dice no significa due cose: ti impegni per conquistarla oppure è meglio che non ci pensi proprio più, così eviti di stare a rimuginare su quella persona perdendo del tempo. Il “bravo ragazzo” è quello che quando incontra una ragazza, che gli piace, lei gli dice: “Sei un bravo ragazzo, è meglio lasciar stare qui…”. E quando te lo senti dire uno, due, tre volte allora ti scatta qualcosa dentro. E pensi che le persone che vogliono star con te non siano adatte, e fai di tutto per allontanarle; non ti prendono, non ti “Scopano la testa”. Non ti fanno pensare a lei appena ti alzi il mattino. Ed ,invece, quelle con cui vorresti stare ti vengono a fare discorsi tipo: “non è il caso” – “non è periodo” – “io non sono adatta” – “tu sei un bravo ragazzo”. Quest’ultima frase rimbomba ogni volta dentro. Questa frase mi fa innervosire, è come se tutti pensassero che io sia “tarato”; ovvero che io sia fatto in un certo modo e non possa cambiare, che io non possa diventare lo “stronzo” di turno per una sera, per una volta nella vita. Non posso essere colui che vive l’attimo, colui che si gode quel momento e poi stop, basta, che finisca li. Dare l’impressione del “bravo ragazzo” è terribilmente fastidioso. Si è vero aiuta quando ti fermano i carabinieri ma solo in quel caso; nei rapporti interpersonali conviene essere bravi ragazzi? La risposta a questa domanda sembra essere No!
Sembra che solo gli stronzi vadano avanti, solo loro non soffrano, che solo loro, ancora una volta, hanno ciò che desiderano. Non sono sicuro del fatto che convenga essere in questo modo; ma sembra così, sembra dannatamente vero che il “bad boy” fa più colpo rispetto a tutti gli altri. Sono loro che pensano: “non è importante provocare una reazione positiva negli altri; l’importante è provocarne una, qualunque essa sia, perchè loro dovranno ricordarsi di Te; non importa il modo“. E quindi vince chi scappa (e gli stronzi scappano sempre). Penso che il giusto carattere sia un mix di queste due componenti: fate gli stronzi quando c’è da fare gli stronzi e fate i bravi ragazzi quando c’è da comportarsi da bravi ragazzi. Credo che solo così si riesca ad avere ciò che si desidera e solo così riusciamo ad essere, sia nella vita reale che in quella sentimentale, felici. Perchè lo scopo, ovviamente, è sempre quello: di essere felici. Non date punti di riferimento, non date certezze, mettete tutto in discussione, sempre!
“Certezze = Quotidianità = Tranquillità <> Felicità”. La felicità, come l’amore, va rinnovata ogni giorno e, di certo, non fa parte della quotidianità.

RudiExperience.

Una giornata No!

Presupponete che sia un bel mattino di primavera, dalla finestra trapassa un raggio di sole che si stampa sul lenzuolo , all’esterno il gallo canta. L’unica cosa che sentite, a parte il gallo, è la sveglia che vi preannuncia una nuova giornata lavorativa; ma questo è il minore dei problemi visto che alla fin fine il lavoro che fate vi piace. Aprite le palpebre degli occhi e guardate la finestra. E’ mattino, odorate l’aria e da lontano sentite l’aroma del caffè che vostra moglie o vostra madre vi sta, con tanta accuratezza, preparando. Vi alzate, solite cose: bagno, denti, capelli, deodorante, profumo, vestito e subito in cucina; e mentre gustate il caffè sperate che lo stesso risvegli la vostra mente che, intanto, è rimasta sul cuscino in coma accanto alla sveglia ed al raggio di sole. Appena pronti uscite di casa. Prendete la macchina, ma non è la vostra. E’ quella di vostra madre perchè la vostra sta in officina. Sabato avete fatto i coglioni ed avete spaccato la turbina. Ed allora iniziate a pensare. I 35Km che vi separano da lavoro iniziano a diventare un’eternità. Percorrendo la strada fate mente locale e vi ritornano in mente un pò di cose: Sabato sera la macchina rotta; chiama gli amici e fatti venire a prendere. E vabè non fa nulla, la serata può andare comunque avanti. Trascorri una bella serata in compagnia di ottime persone. Fai nuove conoscenze. Un invito a ballare, poi un drink, una sigaretta. La serata inizia a diventare interessante, poi l’impensabile. “Caxxo“! Non potevi bere perchè ti eri offerto di portare la macchina, quella del tuo amico ovviamente! Solo che parlando parlando ve lo siete scordato. E quindi dopo il terzo bicchieri dici: “Vabè, questo è l’ultimo”. E così trovi il modo di farti fesso da solo ben sapendo che se i carabinieri ti fermano ,sicuramente loro non li fai fessi a meno che non ci sarà il Roberto di turno che ti salva il culo come suo solito. Ed una volta a casa ,sicuro di averla scampata di nuovo, ben sai che questa fortuna non durerà per sempre e che ,prima o poi, te lo fanno a stelle e strisce. E poi continui a pensare: “Voglio correre, continuare un pò a correre. E’ da tanto che non lo faccio seriamente”. Partita a calcetto con gli amici, un attimo di distrazione e Trac! : la caviglia cede un attimo, ghiaccio e partita finita. Che vuoi correre ora che per una settimana stai fuori uso? E poi continui a pensare. Domenica vorresti uscire con la persona conosciuta la sera precedente. La chiami, parlate, vi fate due risate a telefono, scherzate del più e del meno ma al momento di chiederle di uscire la risposta non è quella prevista: Un altro impegno già programmato! e lì pensi :“E che caxx”! Ma mica dispero? Certo che no! Capitano serate così, alla fine mica è colpa sua? Certo, si potrebbe disimpegnare ma questo mi fa capire che non ci tiene a disimpegnarsi. Sarà per un’altra sera. Così si dice !Poi si vedrà! E continui a pensare. Mentre pensi ti chiama il meccanico e ti dice che per sistemare la macchina ci vuole una spesa di 850€ più mano d’opera. Nel momento in cui sento la cifra sbando con la macchina, ma ritorno subito in me! Faccio due conti e gli dico: “Stiamo a mille euro lavoro terminato?” e lui: “Più o meno si!”. E penso tra me e me. “Più o meno si?” E già cerco di farmi venir in mente almeno un milioni di modi per recuperare questi soldi (ma a questo penserò dopo). Intanto dico al meccanico di farmi il lavoro; però ,Caxxo, per una turbina del cacchio tutti sti soldi?? E continuo a pensare. Provo a chiamare la ragazza di sabato, stiamo a telefono, le chiedo disponibilità per questa sera e mi dice che è nuovamente impegnata. (Ok, FuCkMe)!
Ho capito, non è il caso di continuare; già mi sono protratto abbastanza e, per la promessa che ho fatto a me stesso ,non è più il caso di continuare. Voglio essere felice e so bene, per Esperienza, che questo non è il giusto modo. La persona giusta è quella che ha tanta voglia di vederti almeno quanto Tu ne hai di lei. E poi continui a pensare a tutte queste cose. A Parigi! e perchè alcune persone non si fanno sentire a meno che non le tartassi. E fortuna che hanno lo stesso tuo sangue. Ma un giorno tutto questo finirà. Un giorno ogni cosa sarà al suo posto. Giorno dopo giorno metterò ogni tassello al suo posto ed il mosaico sarà completo.
Ma intanto sto qui in macchina… e continuo a pensare… e mi incazzo come una bestia…

Per farvi avere un’idea… Buona Visione…

Alla prossima Esperienza.

RudiExperience

Ma il cielo è sempre più blu

Ho tentanto di cercare un’immagine su Google Image che potesse descrivere il posto dove la felicità è situata. A un certo punto ho capito che era una cosa impossibile. Non dobbiamo cercarla lontano, non dobbiamo pensare che si trovi dall’altra parte della terra. Quel famoso “vicolo della felicità” di cui vi parlavo nel post precedente si trova più vicino di quanto pensiate. Dovete ricercare la felicità altrove, al di fuori dei posti comuni, lontano dai posti fisici. Trovatela dentro di Voi. A questa frase è dedicata l’immagine di oggi. Tante persone, tani volti felici. Gente che ha capito dove cerare la felicità. Ed ognuna di queste foto testimonia il loro essere. Le insidie per arrivarci non sono poche ma se siete già consapevoli di poterla cercare in voi questo vuol dire che avete imboccato la strada giusta, che siete già a metà dell’opera. Come arrivarci ve l’ho spiegato già. Quello che ora vi suggerisco è di cambiare modo di vedere le cose. Aveva ragione Rino Gaetano – il cielo è sempre più blu – quando cantava questa canzone. Può succedervi di tutto. Potete avere delusioni dalla vita. Potete prendere batoste, mazzate, insulti. Potete incontrare persone che vi vorranno far sentire una nullità, persone che non vorranno il vostro bene, persone che faranno di tutto per farvi apparire cattivi agli occhi degli altri. Non date voce a queste persone, non ascoltatele, non tutte dicono la verità per il vostro bene. Non buttatevi giù. La forza per essere felici non risiede nelle loro parole ma nelle vostre scelte, nelle vostre decisioni, nelle vostre parole. Se voi scegliete di essere felici sarete felici. Se voi volete il bene delle persone vi sarà dato in cambio del bene anche se sarete criticati. Non per caso i Beatles nelle parole finali della loro ultima canzone della loro ultima compilation cantavano: “”In the end the love you take is equal to the love you make” Video Link. E’ una frase sacrosanta. Siate felici, regalate felicità e ve ne sarà restituita almeno in pari quantità. Il cielo è sempre più blu. Colorate il cielo della vostra vita di questo blu cobalto.

… Siate i padroni del vostro destino, i capitani della vostra anima…

RudiExperience