Sogni nel cassetto

On-Air: Cinematic Orchestra – Arrival Of The Birds ( PLAY )

Hugo è solo nella sua stanza. Sposta la tenda da vicino la finestra e guarda il giardino dinanzi casa. Ci son gli altri ragazzini a giocare. Ma lui no. In questo momento lui ha cose ben più belle a cui pensare. Hugo ha un sogno nel cassetto e questo pomeriggio ha deciso di restar li per raccontarvelo. La sua stanzetta è una mansarda arrangiata. Non ha il soffitto piatto, è di legno e scende come i tetti delle case del nord. E’ tutta in legno, di colore bianco e ci son un sacco di fili che la attraversano da un punto all’altro. Su questi fili ci son appese le sue foto, i suoi scatti più belli. Ogni tanto la mamma non trova qualche molletta che Hugo prontamente ruba per aggiungere un nuovo pezzo alla sua collezione. Ci son raccontati vent’anni della sua vita in quei scatti; il fine settimana a Roma con i nonni. Il giro a Napoli con Mamma e papà. Lo spettacolo a teatro di sua sorella Claudia. Il sorriso dei suoi migliori amici, e quant’altro.

Ad Hugo piace la musica, e picciono le immagini. Ama i ricordi. Se dipendesse da lui immortalerebbe una vita intera in un foglio 10×15.

Lunedì scorso è stato il suo compleanno e, come tutti gli anni, Hugo preparò una festa ricevendo parecchi regali. Uno di questi era una busta bianca senza nome scritto su e con dentro due biglietti. Venezia. le magie di venezia, il suo carnevale, l’aspetto unico al mondo, le barche al posto delle macchine e i piccioni che la vivono in simbiosi con la gente.

Venezia era la città che Hugo voleva vivere da sempre e quella fu l’occasione giusta, l’occasione della sua vita. L’occasione di trascorrere tre lunghi giorni come li immaginava da tempo, come aveva fatto già tantissime volte nei suoi sogni. Zaino in spalla e l’ambizione di chi vede traguardi lontani avvicinarsi e tramonti sempre più lenti a scomparire.

Hugo già sa che quei giorni saranno magici e non vede l’ora. Ancora un pò ed il sogno diventerà realtà.

Dei biglietti arrivati per magia, e si sa, la magia alcune volte esiste.

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Imparare dal vento

On-Air: Tiromancino – Per me è importante ( PLAY )

Un amore sincero e perso è come la luce del mattino.

Entra in camera, ti sfiora la pelle, il volto e poi scompare all’improvviso. Rimpiangerlo non serve a nulla. Rinnegarlo è come dimenticarsi di un pezzo di se stessi.

Imparare ad amare dal vento è la miglior cosa. Spira dappertutto. Non lascia nessuno solo.

Lo aspetti, arriva, ti prende e poi va via senza voltarsi. Quand’è lontano non gli torni in mente. Lui va, e non torna per riviverti, non torna per dirti che ti ama ancora, che sei importante.

L’amore non è fatto per essere rivissuto dalle stesse anime, non è fatto per le parole “riproviamoci” o “non può finir qui”. L’amore ha una propria coscienza, ha una propria passione ed è fatto per essere vissuto, non ragionato o ponderato. O ami o non Ami. O hai un buco o quel buco è pieno di tutto quello che rappresenta l’altra persona.

E’ solo tu, tu, tu che sei la persona più importante del mio sentirmi vivo, la strada che non conosce fine ed il viaggio che ha come destinazione tutte le mete di questo mondo senza mai fermarsi, senza dimora fissa.

L’amore, quello di due corpi fuso in un’unica anima.

E così chiudo gli occhi. faccio volar il mio pensiero come il vento. Perchè penso a te, alla cosa che per me è importante, e non realizzo il fatto di averti solo tra i miei pensieri. Dovrò imparare dal vento.

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