Questione di β-endorfine

Serata movie. Andiamo al cinema. L’altro ieri pomeriggio girovagavo sul sito comingsoon.it in cerca di un film interessante. Tra i tanti sul grande schermo ho scelto “Limitless”. Un bel thriller con Robert De Niro e Bradley Cooper.

Tratta la storia di Eddie Morra. Questo autore, se così si può definire, ha il “blocco dello scrittore”, un contratto e delle scadenze da rispettare. Ma non riesce ad adempiere ai suoi compiti perché il blocco non gli fa scrivere neanche una parola del suo libro. Ovviamente, in ben che non si dica, tutta la sua vita va a rotoli finché, un giorno, non incontra per caso un vecchio amico. Uno spacciatore che, traendolo in inganno, gli fa provare un nuovo prodotto (l’NZT40) spacciandolo per un “farmaco innovativo”. Questo nuovo prodotto si rivela una droga capace di fargli sfruttare fino al 100% le potenzialità del cervello e quindi dargli la possibilità di accedere a tutte le informazioni e tutte le esperienze vissute fino a quel momento in un attimo, come se fossero a portata di mano. Per non parlare della capacità di apprendimento, lo spirito d’osservazione, l’iniezione di fiducia e l’autostima. Eddie fa capire il concetto in una frase recitata nella scena finale del film: “Io vedo tutto, Carl. Sono 50 mosse avanti a te e a tutti gli altri“. E tutto questo grazie ad una pillola. Nella nostra vita, quella reale, quello di cui vi ho scritto ovviamente è fantascienza. Non esiste (almeno a quanto so, sfido a smentirmi) un qualcosa sostanza capace di aumentarvi la capacità di apprendimento (a meno che non usate il guaranà o simili, ma gli effetti sono decisamente minori; e poi non aumenta le capacità, vi fa solo aumentare la concentrazione). Come non esiste qualcosa che vi dia fiducia ed autostima, o forse Si!

C’è qualcosa che il vostro corpo riesce a creare autonomamente. Una sostanza che, probabilmente, molti di voi non sono neanche a conoscenza. Parlo dell’Endorfina. Una sostanza chimica rilasciata dal cervello capace di darvi un forte senso di appagamento, farvi sentire “un’altra persona”, farvi vivere emozioni più intense. Vi da un senso di appagamento, quietudine e benessere. In poche parole l’endorfina ha la funzione di regolatore dell’umore. Sfortunatamente il rilascio di questa sostanza non dipende dalla nostra volontà ma non disperate, potete di sicuro far qualcosa per far si che il vostro corpo la produca. Uno dei metodi più conosciuti è quello di praticare attività sportiva. La corsa, nel caso che conosco, è un ottimo stimolante. Provate a correre per due ore e poi fatemi sapere come vi sentite. Son sicuro che, anche il più grave dei problemi, sarà messo da parte per quel tempo tale che l’endorfina circoli ancora nel vostro corpo. Sarete più concentrati in quel che fate e più svegli che mai. Sentirete un’innegabile senso di euforia e benessere insorgere in voi. L’endorfina vi scarica stress, dolore, ansia, arrabbiature. Ovviamente non voglio star qui a convincervi a correre. Sto cercando solo di farvi capire quali benefici porti la produzione di questa sostanza (in particolare l’endorfina-beta) da parte del vostro cervello. Produrla è semplice, basta far ciò che si vuole, che fa star bene. Ascoltare della musica piacevole, ballare, avere un rapporto sessuale con una persona appagante, bere alcool (sembra che si unisca con altri prodotti metabolici per favorire la produzione di endorfina). Più la piacevolezza (o il dolore) che sentite è intensa, più il vostro corpo produrrà endorfina. Oltre al senso di appagamento, un altro riscontro positivo si ritrova nell’autostima. L’accrescimento dell’autostima è una cosa fondamentale. Vi aiuta a vivere meglio, a darvi la forza di affrontare i problemi. Avere più fiducia in se stessi vuol dire aver la possibilità di condividere le proprie opinioni senza aver paura delle reazioni o dei commenti altrui. Non aver paura di fare un lavoro del quale non vi ritenete all’altezza. Chiedere ad una persona che vi piace di uscire senza pensare che non siete abbastanza alti, belli, sportivi, carini, affascinanti, simpatici o facoltosi! Non è sempre importante come siete ma come vi proponete, come interloquite con gli altri. L’importante è che vi facciate notare, non importa come. Non importa se quando andrete via quella persona vi ricorderà perché siete stati buffi, gentili, stupidi, tenaci o cazzoni; l’importante è che si ricordi di qualsiasi impressione gli avete fatto. Chi non ha autostima non prova neanche ad affrontare un discorso e questo, di sicuro, non vi porterà felicità.

Cercate sempre di migliorarvi, accrescete la vostra autostima. Se non sapete come fare iniziate a correre o a far ciò che desiderate, l’endorfina vi darà una mano.

RudiExperience